Premessa
“Gli Anni di Piombo”: furono definiti così quelli compresi tra la fine degli anni sessanta e gli anni ottanta. L’espressione “Anni di Piombo” fu coniata dall’omonimo film del 1981 diretto da Margarethe Von Trotta e ambientato nella Germania Ovest. Gli “Anni di Piombo” furono caratterizzati, a livello europeo, da grandi attentati terroristici. Allo scopo di fronteggiare tale fenomeno fu firmato a Roma, nel 1975, il Trattato T.R.E.V.I. acronimo di Terrorismo Radicalismo e Violenza Internazionale.
Il Trattato, voluto fortemente dagli inglesi, prevedeva che ogni paese europeo si dotasse di Reparti Speciali capaci di combattere con la forza e l’uso delle armi il fenomeno.
Per assolvere a tale compito l’allora Ministro degli Interni Francesco Cossiga, incaricato dal Capo del Governo Giulio Andreotti, fece addestrare gli Incursori di Marina e quelli dell’Esercito.
Nacque così a Comsubin l’UNIS, Unità di Intervento Speciale.
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Il Team Torre
Siamo a giugno del 1978 il corso integrativo si avviava alla sua conclusione e una mattina mentre rientro in camerone, a termine attività, il mio Fra’ di Corso Salvatore mi dice: “Fra’, ho appena saputo che ci hanno inseriti nel prossimo Team Torre, siamo io , tu, Raffaele e Gigi”.
Resto molto meravigliato vista la mia giovane età, ho appena 21 anni e la mia condizione di neo brevettato, ma la cosa comunque mi rende felice perché significa per me una nuova avventura.
Il Team Torre costituisce il braccio operativo dell’UNIS il cui scopo è quello di fronteggiare le Brigate Rosse (B.R.) che terrorizzano il paese con attentati, sequestri, dirottamenti e gambizzazioni.
Le B.R., nate nel 1970, sono invece un’organizzazione di estrema sinistra il cui scopo è quello di propagandare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo.
Gli inglesi
Non so ancora cosa sia esattamente il Team Torre, ma durante il Corso Ordinario avevo notato nella base alcune operatori di Nazionalità Britannica che seppi poi appartenenti alle Forze Speciali Inglesi, i S.A.S. (Special Air Service) un reparto con grande esperienza nell’antiterrorismo visti i trascorsi nel contrastare l’attività terroristica ad opera dell’Irlanda del Nord l’I.R.A. (Irish Republican Army). Gli operatori del S.A.S., grazie ad un accordo Governativo, sono a Comsubin con lo scopo supportarci e consigliarci nella costituzione del Team Torre e per addestrarci in questa nuova attività non istituzionale.
Per assolvere a tale scopo e su consiglio degli inglesi il nostro reparto si è dotato di nuove armi, equipaggiamenti e mezzi adeguati allo scopo; un vero e radicale cambiamento, uno sconvolgimento di quella che costituisce l’attività istituzionale per l’Incursore di Marina.
È in corso anche una importante ristrutturazione e adeguamento dei nostri poligoni addestrativi presso i quali ci trasferiamo con i nuovi mezzi dotati di targhe non militari a bordo dei quali viaggiamo in borghese; mi viene anche rilasciato il porto d’arma, ormai scaduto da tantissimo tempo, ma che conservo tutt’oggi.
Delta 3
Dopo circa un mese di questo particolare e nuovo addestramento viene costituito il 3° Team Torre all’interno del quale occupo una posizione nella Sezione Delta e il mio “call sign” è appunto D3. A luglio sostituiamo, fino a dicembre, gli operatori che sono stati in carica durante il primo semestre del 1978.
Ogni giorno l’addestramento è finalizzato al contrasto degli attentati terroristi per l’eventuale liberazione di ostaggi, dirottamenti aerei, e successivamente, dopo il caso della nave Achille Lauro avvenuto nell’ottobre del 1985 ad opera di terroristi Palestinesi, di sequestri di navi e piattaforme per l’estrazione di combustibili fossili.
Per questi ultimi sono stati presi accordi con le società Alitalia, Costa Crociere ed ENI e quindi periodicamente ci rechiamo presso gli aeroporti di Roma per attività di assalto agli aeromobili di Alitalia, a Genova per attività sulle unità navali di Costa Crociere e in Adriatico per addestrarci all’assalto di piattaforme di trivellazione il tutto sempre con il supporto degli elicotteri di Maristaeli Luni.
Per l’addestramento al “particolare” uso delle armi la Società Officine Panerai di Firenze ha realizzato per noi un innovativo sistema elettronico di addestramento al tiro che nel futuro farà scuola anche ad altri reparti militari e di polizia.
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Il cercapersone
Per far fronte alle tre ore di reperibilità alle quali siamo sottoposti, sempre la Panerai, realizza per noi anche un modernissimo cercapersone capace di rintracciarci nell’intera area del Golfo dei Poeti e zone limitrofe.
L’apparecchio, un palmare le cui dimensioni oggi farebbero sorridere, lo portiamo sempre al seguito agganciato alla cintura dei pantaloni ed ha due modalità selezionabili ma in sola ricezione, una di vibrazione e l’altra acustica.
In poco tempo il nostro reparto acquisisce eccellenti capacità in questa nuova attività tanto da ottenere lo stesso plauso degli inglesi.
E così dal 1978 e per tutti gli anni ottanta la mia vita operativa al Gruppo Incursori è caratterizzata da attività incursionistica istituzionale e di antiterrorismo, a semestri alternati.
Oggi gli Anni di Piombo sono solo una cicatrice sul volto dell’Italia e il Team Torre è ormai storia, ma quelle competenze acquisite durante quegli anni costituiscono ancora una peculiarità che contraddistingue “noi Incursori di Marina”.
Gli anni 80 sono stati per me anche un periodo di crescita professionale grazie all’acquisizione di diverse specializzazioni tra le quali la qualifica di Foto Interprete presso la Scuola Interforze di Guidonia, la qualifica di Operatore Artificiere Antisabotaggio alla Cecchignola Roma e quella di Direttore di Lancio presso la SMIPAR, oggi CAPAR di Pisa.
Un riscatto anche da un punto di vista scolastico, avendo io lasciato il Liceo Classico prima di entrare in Marina, con il superamento degli esami di maturità presso l’Istituto Scolastico “Giovanni Capellini” di La Spezia, e cosa non di poco conto il raggiungimento dello status di Sergente in S.P.E. – Servizio Permanente Effettivo ma questa è un’altra storia.
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Grazie di cuore per la importantissima testimonianza storica. In troppi abbiamo dovuto subire la tracotanza di alcuni pseudo-rivoluzionari: tanti, troppi cittadini e servitori dello Stato hanno perso la propria vita. Ora, dopo tanti anni, possiamo affermarlo senza esitazioni: inutilmente! AD MAJORA!
Grazie a lei Sig. Nicola . G.Z.623
Desidero formularVi un piccolo quesito: circa 20 anni fa, un ufficiale del CC mi confidò che, in relazione all’attacco terroristico palestinese all’ACHILLE LAURO, un nostro team di incursori era già riuscito a salire in modo occulto a bordo della nave sequestrata, ma non ebbe mai di via libera per intervenire dal governo dell’epoca: è una notizia vera? AD MAJORA!
Buongiorno Nicola, purtroppo debbo smentire il racconto che le è stato fatto. Il Team degli incursori era in procinto di intervenire, ma non è mai salito a bordo dell’Achille Lauro.
Cordialità.
Molto interessante. Per chi ha vissuto quegli anni da giovane studente liceale e poi universitario in una città ‘calda’ come Roma, tornano alla mente tantissimi ricordi e sensazioni inevitabilmente contrastanti per un periodo così complesso e difficile. Devo dire, con estremo piacere, ho trovato veramente interessante il punto di vista dell’autore, l’impegno di coloro che hanno servito con onore e dedizione la nostra amata Patria… Non nascondo mi ha fatto vibrare il cuore… Grazie, complimenti!!
Grazie a te Lucio. G.Z. 623
Ciao Sabino. Grazie. Quanti ricordi!!!
Questo racconto evoca tanti ricordi, ma sopratutto mi fa ripensare a tutto quello che ho perso dopo aver lasciato il mio stato di operatore. Bellissima narrazione, come al solito molto esaustiva.
Complimenti e grazie