I mezzi avvicinatori della Decima Flottiglia MAS

I mezzi d’assalto di ogni tipo, sia di superficie che subacquei, avevano in comune la caratteristica di disporre di un’autonomia abbastanza ridotta, quando non ridottissima, come ad esempio i “Gamma” e similari.
Ciò comportava la necessità di dover essere in qualche modo trasportati nelle immediate vicinanze dell’obbiettivo da attaccare.

Da qui la nascita dei cosiddetti “avvicinatori” che, a seconda delle circostanze, delle distanze da percorrere e dei tipi di mezzi da trasportare, potevano essere uno solo o più di uno, anche di tipologia diversa, che agivano in successione fra loro.

Si trattò sia di mezzi già esistenti opportunamente trasformati o adattati di volta in volta, sia di mezzi appositamente progettati e realizzati (M.T.L., ecc.). In alcune occasioni vennero anche impiegate unità navali, generalmente di piccolo dislocamento, quali siluranti e Mas, che – senza subire particolari trasformazioni – provvidero al rimorchio, all’appoggio ed all’assistenza dei mezzi d’assalto sino nelle vicinanze dell’obbiettivo. Possiamo pertanto suddividere i mezzi avvicinatori nelle seguenti “categorie”:

A tutti gli equipaggi che imbarcarono su ognuno di questi mezzi avvicinatori, va riconosciuto il loro fondamentale contributo ai successi della Decima MAS. Infatti, bisogna considerare che a differenza degli Uomini della Decima, i quali erano tutti volontari e quindi ben consapevoli dei rischi a cui andavano incontro, gli equipaggi dei mezzi avvicinatori, in particolare quelli dei mezzi subacquei e speciali, affrontarono con fermezza e stoico eroismo le avversità che il difficile compito assegnato metteva loro di fronte. Interi equipaggi scomparvero in mare mentre tentavano di portare gli incursori in prossimità dell’obbiettivo da attaccare.  Senza l’oscuro lavoro di quegli Uomini, i successi della Decima non avrebbero potuto essere colti.