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Il passo è lento ma deciso. Avanza nel buio della Val Durasca al fievole chiarore verde di una luce chimica “chyalume” che oscillando ne scandisce il ritmo; nella mente e nel cuore il lontano ricordo del 1954 quando da allievo Incursore affrontò per la prima volta il test della 40 km, in assetto da combattimento. È l’Incursore veterano Gianfranco Pianegiani del 4° Corso…

Andrea, ufficiale Incursore del 67° Corso, ha subito un terribile attentato che lo ha costretto a lasciare il servizio. Ma ha risalito la china, ed oggi, con la sua grinta e determinazione, ci insegna che nella vita non bisogna mai mollare.

Immergersi sotto l’imponente scafo oscuro della motonave Leonardo Da Vinci fu un’esperienza indimenticabile, un ricordo indelebile

Circa un anno fa pubblicai due post che avevano come argomento la più piccola unità di combattimento degli incursori di Marina: la coppia subacquea.
A distanza di una anno, con il testo che segue, voglio riportarvi testualmente cosa recita il più volte citato libro di testo “Addestramento al combattimento (acqua)” edizione 1962” circa il ruolo e i compiti della coppia subacquea.

In pratica, le prime nozioni del combattimento subacqueo che ancora oggi vengono insegnate agli allievi della Scuola Incursori.

Venivamo da un anno di corso al Varignano, con il brevetto da Incursori della Marina Militare in tasca; dovevamo ora affrontare il corso che ci avrebbe brevetti Paracadutisti Militari.

Il 74° Corso Incursori “Gemina Legio” conclude il suo iter formativo e riceve orgogliosamente il Basco Verde simbolo degli Incursori della Marina Militare italiana.

Il mascherino è uno strumento indispensabile per chiunque voglia immergersi. Per “Nozioni del Mestiere”, oggi vi propongo gli insegnamenti della Scuola Incursori per il suo corretto impiego. Ma come era fatto il primo mascherino utilizzato dagli uomini della Decima Flottiglia MAS? Leggi l’articolo per scoprirlo.

Il percorso di vita che mi ha portato ad indossare il Basco Verde degli Incursori della Marina Militare

Orientarsi in un territorio ostile implica conoscenze topografiche avanzate. Le nozioni di base vengono insegnate alla Scuola Incursori, il resto lo fa il duro addestramento e l’esperienza

Ogni uomo possiede un rapporto diverso tra peso e volume, pertanto deve trovare per proprio conto il proprio “equilibrio idrostatico” provando e riprovando.