«COMANDI!»
La voce esce possente dal petto in risposta all’ordine di presentarsi davanti al Capo.
Quell’urlo, gridato con tutto il fiato dei polmoni, inonda il piazzale e spezza la tensione che attanaglia lo stomaco.
Siete lì in mezzo, come una testuggine romana, circondati da una moltitudine di occhi curiosi: quelli orgogliosi dei vostri cari, quelli attenti delle divise, quelli severi dei baschi verdi che scrutano ogni vostro più piccolo movimento.
Siete sospesi come in una bolla, isolati, concentratissimi, tesi come corde di violino. Attenti a non commettere errori, a ripassare mentalmente la procedura in attesa che lo speaker pronunci il vostro nome.
Quindi la corsa, impacciata ma energica: una corsa incontro al destino.
Il saluto è fermo, deciso, orgoglioso.
La mano nervosa si allunga per afferrare quel pezzo di stoffa verde che tra pochi secondi sarà tuo per sempre.
È il tuo momento. Lui è lì, davanti al decano degli istruttori, lo osservi nervosamente con la coda degli occhi, poi finalmente con un gesto deciso agguanti il tuo berrettuccio verde, testimone di tante fatiche, e lo scaraventi con violenza dentro quel tremendo contenitore: ancora non lo sai ma quel gesto, semplice ma allo stesso tempo potente nel suo simbolico significato, cambierà per sempre la tua vita.
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E ora, finalmente, il basco verde.
Il cuore batte a mille. Riprendi a correre, ti sembra di volare tanto sei felice per quell’attimo di puro piacere appena vissuto.
Poi tocca a due che si fronteggiano orgogliosi. Uno indossa ancora le insegne dell’allievo, l’altro quelle da brevettato. Due fratelli. Da bravi, veri, gemelli avevate accettato la sfida, affrontando il Corso Incursori fianco a fianco. Poi la corsa di uno dei due si è fermata, ma non la sua voglia di finire il lavoro iniziato insieme. Lo sguardo che vi scambiate è fiero, da pari a pari: la promessa è stata mantenuta!
Il Gruppo si è aperto e vi ha concesso il posto che avete meritato.
Si oggi è un giorno di festa, ma siete solo alla fine di un piccolo campionato. Voi del 74° Corso «Gemina Legio» oggi avete vinto il campionato italiano di go-kart. Ma tra non molto sarete chiamati a correre nel campionato mondiale di Formula 1.
Ed è lì che i vostri princìpi e le vostre convinzioni verranno allo scoperto.
Auguro a tutti voi di diventare campioni di questo “sport” e di “vincere” tutte le gare a cui sarete comandati di partecipare. Da gregari, un giorno, diventerete dei capi, delle guide, degli esempi, ma affinché ciò accada non dimenticate mai che ognuno di voi sarà l’artefice del proprio destino! Sono le ferree regole di questo duro campionato mondiale a cui è iscritto il Gruppo Incursori, la Forza Speciale della Marina Militare italiana.
E tu che sei ancora a casa, cosa aspetti? Accetta la sfida che noi vecchi Incursori ti lanciamo: dimostraci quanto vali! vieni al Varignano e affronta la Scuola Incursori!
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Questo è il primo articolo Vostro che leggo e devo dire che l’ho trovato molto interessante leggendo il Tuo articolo la mia mente è tornata 4 Luglio 1978 l’inizio della mia avventura presso la SMIPAR la prima parola che ci hanno insegnato è stata “COMANDI” e da li in un crescendo di insegnamenti ci hanno preparati al nostro 1 lancio . Grazie
bellissimo articolo intriso di passione e amor di Patria !
ma ancor più bella e carica di significato la fotografia con i “vecchi” incursori che mai “vecchi” saranno!
Decima ieri oggi domani sempre !!!
Grazie Paolo