Il teatro operativo

Di giorno, di notte, con pioggia, vento e nel freddo, si va comunque, anche quando hai tutto contro, fai appello alla tua caparbia versatilità acquisita, che ti permette di concertare cambi di ambiente, di assetto e a volte anche obbiettivo, senza scemare nell’eccellenza operativa!

Il tuo territorio è complicato e sopratutto ostile, ma è il tuo teatro d’operazione; sei fornito di capacità operative generate e sviluppate col movimento tattico; lo applichi in  concorso con quelle conoscenze topografiche inglobate nel tuo essere incursore occulto, indispensabili al procedere con disinvoltura in territorio non tuo; caratteristica fondamentale per un soldato offensivo, operante in area costiera, nonché  marittima!

Il supporto di tecnologie avanzate, che in un attimo ti indicano la  posizione, con la traccia maturata; sono le benvenute, ma è giusto ricordare che in periodi difficili offrono poco credito, quindi, mai tralasciare quelle conoscenze topografiche di base che ti permettono di avanzare, con il supporto, sicuro e autosufficiente, della carta topografica, che offre, con la sua immagine d’insieme: l’orografia e la complessità del terreno che manifesta tramite i suoi segni convenzionali!

Orientamento

Applichi con disinvoltura le operazioni fondamentali: Orienti la carta topografica al Nord; a volte ti avvali della bussola che hai con te, vai ad individuare  il punto di sosta; controlli gli oggetti presenti sul terreno e i loro omonimi sulla carta, o viceversa, poi, una veloce stima della loro distanza, direzione e quota, e se hai un particolare importante nei tuoi paraggi, tanto di guadagnato, e conserva nella tua mente e in quella di chi ti segue, la fotografia di quell’oggetto notevole, potrebbe configurarsi  come punto di eventuale riordino sulla via dell’esfiltrazione. Quando ti sposti, cavalcando i tuoi allenati arti inferiori, calcola una velocità media di 2,5 km/h circa, è con tale velocità, la scala di riduzione della tua carta dovrà necessariamente  oscillare con un rapporto tra: 20.000 e poco più , queste ti offrono quei particolari utili per un corretto proseguo del tuo movimento! Ricordati che puoi produrre anche velocità superiori; dipende dal tipo di terreno e minaccia!

Decidi dove andare, analizzi un’ area che contenga l’itinerario

Se dai precedenza ad un percorso facile, va a discapito della tua clandestinità; se opti per un itinerario topograficamente difficile da conseguire, c’è il rischio di ritardi su tempistiche non dilatabili, con il risultato di perdere il treno, o addirittura far fallire la missione!

Un giusto compromesso è la soluzione migliore,  privilegia una posizione elevata,  avvantaggia  il tuo settore visivo! Ricorda che, il nemico, il più delle volte, ha dalla sua, la maggiore conoscenza del territorio.

L’ oscurità  della notte rende tutto più complicato, viene a meno il controllo visivo dello spazio circostante, lo puoi percepire senza poterne  valutare le varie dimensioni e sfumature; gli oggetti di rilievo giacenti sul terreno li individui se sono nei pressi, solo quelli illuminati tradiscono una certa presenza, ma il buio a volte è totale. L’unica fonte luminosa rimane il contrasto sul tuo orizzonte tra cielo e terra! Non rimane altro che svegliare  quel senso di orientamento insito in ognuno di noi, che va rintuzzato  continuamente con  prove addestrative, prima semplici e in seguito sempre più serie e gravose, anche nel carico:  memorizza sempre nella tua mente, il settore contenente la direzione del Nord!

Come promotore e fautore di tale attività, spalmata su ben 4 lustri alla Scuola Incursori ero costantemente alla ricerca di nuovi tracciati, diversificati tra loro, sia da difficoltà fisica che topografica, al fine di evitare il reiterare dei percorsi, proposti a frequentatori di corsi successivi e anche stimolarli su tracciati completamente diversi e recenti!
Ciò che accadeva sino ai primi anni del nuovo secolo!

Raffaele

4 commenti
  1. Anonimo
    Anonimo dice:

    Avevo iniziato a parlarne ma, mi sarei dilungato troppo. Considero il caleppino utile per lo studio di itinerari ,che ti costringe a memorizzare tutti i particolari utili, una volta terminato lo lasci dove è avvenuto la stesura! Ciao

    Rispondi
  2. Anonimo
    Anonimo dice:

    Per formare un buon Incursore, c’è bisogno di un ottimo istruttore ed appunto fortemente motivato. Complimenti Acquaraf.
    #657

    Rispondi
  3. MARTINO PASCULLO
    MARTINO PASCULLO dice:

    IL FAMOSO CALEPPINO. CONSERVO ANCORA UNA COPIA FATTO AL CORSO 1966
    SI FACEVA A GARA CHI RIUSCIVA A FARLO “NON MEGLIO” IL PIU’ BELLO (ERAVAMO PIRLA…..)

    Rispondi

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