Le mie Pasque: 1960/ 2024

All’ inizio di ogni anno nuovo, è la luna con le sue fasi lunari che scandisce il tempo del divertimento per il corpo, e a seguire quello del raccoglimento dello spirito; il periodo Quaresimale!

Si è  in attesa che arrivi il giorno di Pasqua; poi se é  alta o bassa, poco importa!  Tuttavia, Il tempo del divertimento si percepisce e, vi si partecipa con maggior trasporto, a differenza del periodo quaresimale, che arriva in sordina, come a non voler arrecare disturbo: si accontenta di una nostra breve attenzione; sa benissimo che in questi tempi bui, siamo diversamente occupati a sopprimerci a vicenda, o a tifare a giorni alterni per gli uni, e l’indomani per gli altri!

Vorrei una Pasqua

Vorrei una Pasqua, di quelle vere, autentiche come quelle di quando ero bambino; anche se, il vero significato era per noi incerto: ciò che ammiravamo maggiormente era  la colomba in volo, disegnata coi colori del sole, e sembrava volasse appesa a quel filo sotteso appositamente ad asciugare vesti leggere.

L’uovo, appena sottratto al pollaio  e scelto tra i più naturali, neutrali, e indecisi su tutto pur d’apparire compiacente “anticipavano la resilienza”!

Uova, dipinte con promesse colorate; uno era il mio, gli altri di tutti voi! Il profumo di una Pasqua tanto attesa dai più  piccoli, riempiva l’aria: cose viste raramente sul nostro tavolo inbandito. Dolci con colorate praline ricoprivano la “ciambella”, che avevo di nascosto già assaggiato nel mentre mia madre rimescolava la pentola fumosa!

La Chiesa

A Pasqua, il punto di ritrovo per tutti: la Chiesa, anche i nipoti di Lenin partecipavano, “e da noi ce ne erano in abbondanza,” occupavano gli ultimi posti, rigorosamente in piedi per non dare la senzasione di un impegno continuativo; e con il sagrato era l’ area riservata ai più riluttanti, quelli che temevano un collasso strutturale della Chiesa stessa!

Giorno di Pasqua, ma anche  occasione per indossare il vestito buono, per un saluto, ed un sorriso farcito di tanta speranza per quella guerra fredda, rimanesse tale!

Siamo diventati grandi, ma per noi questa Pasqua è la riconferma di una speranza covata nel tempo: la vittoria della luce sul buio eterno.

Il Cristo, impiegò tre giorni per rivedere la luce; quel tempo, era per riscattare tutti noi, o quasi. La nostra attualità ci propone prove estreme, è un derby complicato e senza esclusioni di colpi.

Al Maligno gli é stata concessa una certa libertà per far leva sulle debolezze umane, e poi assestare i suoi colpi letali; ora più che mai, agita e da forza ai suoi estimatori, che poi colpirà a tradimento! Allora: dai forza a questa Pasqua, che rafforzi la speranza a chi crede in lei,  che dischiuda  questo “mare” impazzito che tenta di impedire o frenare il nostro cammino verso la pace!

Con un saluto ed un sorriso contagioso “Buona Pasqua a tutti quelli che, il mio scritto arriva al proprio cuore” e anche a chi, passa oltre!

Inc. Acquaraf!

3 commenti
  1. Lucio De Bonis
    Lucio De Bonis dice:

    Ricambio con infinita ammirazione.
    Che la Santa Pasqua possa infondere in ciascuno di noi la forza ed il coraggio di lottare per la pace.
    Buona Pasqua a tutti, con un augurio particolare a tutti coloro che indossando il basco verde ogni giorno onorano la nostra Patria.

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  2. Nicola Vernì
    Nicola Vernì dice:

    RICAMBIO DI CUORE GLI AUGURONI DI BUONA PASQUA A TUTTI. SOLO LA MANO DI NOSTRO SIGNORE POTRÀ RESTITUIRE GIORNI DI PACE AI POPOLI CHE SOFFRONO A CAUSA DELL’ODIO E DELLA PREVARICAZIONE DI POCHI DURI DI CUORE.

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