Giuseppe Feroldi
Quando, all’inizio del corso, t’incontrai, già ti conoscevo da tempo; sapevo tutto di te, quello che libri e films possono raccontare. Tu fosti, nella mia fantasia di giovinetto quello che da grande avrei voluto imitare, uno di quegli uomini che ci fecero sentire l’orgoglio di essere Italiani.
Ed ora eccoci qui, usciti dalle tue mani, plasmati come la rozza argilla dall’opera di un artista. La tua esperienza ci ha fornito cose preziose; paziente ci hai seguito nelle nostre fatiche.
Ci hai visto zampettare timorosi i primi tempi nell’acqua. Gradatamente con una passione tutta tua, ci hai portato ad essere dei subacquei e dei nuotatori che sanno il loro mestiere.
La tua calma ci ha sorretto nei momenti più difficili. Raramente ci hai arronzato; non ti mancava mai una parola buona per ognuno di noi: per questo, affettuosamente, amiamo chiamarti “papà”, glorioso Gamma, padre dei nuovi Incursori.
Noi tutti sappiamo che non sei un pacifico come potresti sembrare; abbiamo visto infervorarti quando, in una discussione, asserivi che nessun ostacolo può fermare un nuotatore addestrato; allora scorgemmo quella grinta di combattente che sempre celi con un largo sorriso!
Per Santa Barbara ti vedemmo in divisa ordinaria con le tue decorazioni: ti invidiammo e ci sentimmo orgogliosi di essere tuoi allievi. Ricordi quelle esercitazione notturne che chiamavi “passeggiate”? Sapevamo che in realtà erano faticacce, ma le facevamo volentieri perché eri tu che ci sorvegliavi e correggevi i nostri difetti.
Fra qualche anno altri corsi passeranno per le tue mani: ricorda noi in modo particolare, noi del corso dell’Orsa Minore, che ha voluto l’onere di un nome tanto impegnativo, forse con un po’ di presunzione, ma con tanta buona volontà.
A te, che fosti dei Sette della Costellazione Maggiore, promettiamo di fare del nostro meglio per ricalcare le vostre orme per il nostro comune ideale.
Oggi, dopo lunghi mesi di ammaestramento, ti salutiamo: a te l’onore di preparare altri Incursori, a noi quello di seguire la strada che ci hai indicato.
Scusaci se in questo saluto abbiamo voluto darti del tu: fuori dall’acqua ti vediamo più “papà” e meno Istruttore. Sicuro che ci capirai: “ad maiora semper”.
Un tuo allievo del 9° Corso Incursori Orsa Minore (G.L.)
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Capo Feroldi, la stessa classe di mio padre; lo conobbi nei primi anni settanta era ancora in servizio. La sua possente figura si distingueva nettamente dagli altri, in particolar modo a bordo di scialuppe in assistenza ai novelli sub.
Negli anni successivi divenni amico dei suoi figli, in particolar modo del maggiore, che non perdeva attimo nel raccontare di suo padre, sino all’ultimo, poi qualche anno orsono venne reclamato in cielo!
È stato anche il mio istruttore. Condivido il ricordo.