POESIE E FILASTROCCHE
31 GENNAIO 1961
Nel tragico scoppio
sogghigna la morte,
beffarda, agghiacciante.
Due giovani vite, ormai spente,
compagne di tante fatiche,
di gioie, dolori, speranze,
scomparse nel nulla.
La mano pietosa di Dio,
l’eterno riposo dei Giusti,
a pace divina degli Eroi,
morti per la Patria,
morti per noi,
invochiamo.
Che le veglie, i pianti, il dolore,
non hanno più ascolto.
A noi non rimane più nulla.
Rimane il ricordo.
Scritta da un Incursore in seguito all’incidente avvenuto al Muzzerone, durante un’attività di esplosivi, che costò la vita agli Operatori Natalino SARRA del 4° Corso e Angelo ARENA del 11° Corso.
NOTTE
Silvano MALINVERNI
IL VENTO DELL'EST
Non risparmia alcuno
la Bora.
Il mare s'increspa,
schiaffi di vento, il cielo
assente.
Così
come arrivano le notizie.
Ora siamo più soli
….....alla deriva.
Dovremo riprendere la rotta
e lo faremo, grazie a chi
ce lo ha insegnato.
Paolo
POTRAI UN GIORNO
Potrai un giorno scordare i tempi felici?
La vita da incursore
i sacrifici, le gioie
le ansie, i pericoli
i momenti esaltanti
la vita insieme
il coraggio
gli amici?
Potrai un giorno scordare il passato
No, no, certo che no!!!!
Ci sono angosce e spettri pronti a vendicarlo, immagini sempre presenti che faranno di noi delle tombe, emozioni pronte a tornare a galla in qualunque momento ma...
rimpianti: NESSUNO.
E nell'anima cosciente i ricordi di ciascuno bisbigliano che sacrifici fatiche e dolori sono diventati OGGI
orgoglio, passione, felicità.
EL GIO''
COME UN VELIERO
Miei cari vecchi amici
vecchi INCURSORI
Un veliero con le vele ammainate in attesa nel porto, non è la nostra destinazione ne un momento del nostro viaggio:
è l'immagine della nostra vita.
Abbiamo conosciuto il fascino e l'amore del basco verde e per rispettarlo abbiamo affrontato ogni rischio, offrendo con spirito e coraggio la vita e l'onore ad esso e alla patria.
Quell'amore ha consumato i nostri anni ruggenti il tempo ha consumato fisico ed energie ma non l'integrità e i sogni...
Ancora per amore (o per forza) abbiamo cambiato vita e, per dimenticare, abbiamo seguito progetti ambiziosi spesso senza calcolare gli imprevisti di una vita diversa senza il basco ne gli amici, ma sempre cercando un significato alla nostra realtà.
Forse troppo tardi abbiamo capito che bisognava alzare le vele e poi affrontare i venti del destino dovunque spingessero il vascello armati della nostra forza e umanità.
Dare un nuovo senso alla nostra vita poteva condurci in acque di follia o disperazione, ma una vita senza significato è la tortura di un veliero fatto per affrontare il mare ma che pure lo teme, come la forte tristezza dei ricordi che lentamente sale e sommerge, come l'onda sugli scogli.
EL GIO''
Mi piace ascoltare...
Il cullare del mare nelle calde notti d'estate.
Il fruscio delle foglie spazzate dal vento nelle fredde notti d'inverno.
La pioggia che cade e il canto notturno delle grondaie.
Il silenzio di un bosco innevato e mai calpestato.
La tua voce quando spaventato di notte mi chiami.
Ma più di ogni altra cosa mi piace ASCOLTARTI.
Nino 2013
Vorrei…
Vorrei che il sole
non sorgesse più inutilmente.
Vorrei che il mare potesse la sua storia raccontare.
Vorrei che il cuore di ogni uomo battesse senza affanni e all’alba di ogni giorno ascoltasse il mare.
Nino 2005
A zonzo con Marielisa
Me ne andavo una mattina a navigar
con la barca del Maurizio in mezzo al mar.
Una lancia in legno con un gran motore
che batte la bandiera tricolore.
E’ bella fiera ed elegante
dalle onde lei cullata affascinante.
A prora son le donne coi bichini
sdraiate sotto il sole sui lettini.
Quando del bisognino giunge l’ora
il secchio bianco si tira fuori a prora.
A poppa all’ombra sotto il tendalino
ci sto io il Maurizio e papà Nino.
All’alba siam partiti col cestino
convinti noi d’andare a Portofino.
Giunti al Tino traballante e mosso
il mare ci ha costretti ad un ridosso.
Un bagno fresco a pranzo un bel panino
“MA CHE CE FREGA A NOI DI PORTOFINO”
Nino 2001
ATTIMI
ATTIMI (1)
Lenta e discreta la luna s'affaccia
Come fantasmi nascono mille ombre stanche
Paziente il mare in attesa
Accende un argenteo sentiero
Fresca e silente una vela ricama
ATTIMI (2)
Come di fuoco si veste l’immenso
Mentre un battito d’ali mi accarezza la mente
Si ferma il respiro, ogni cosa, il presente.
Come un atto d’amore
L’immenso appagato si spegne.
ATTIMI (3)
Ecco pian piano salutano e si spengono le ultime chiare le sagome incerte diventano vere.
D’improvviso mille e poi mille colori
esplodono e cantano il disegno di Dio che turba e commuove ogni giorno.
Nino
Il ritorno
Cosparso l’azzurro d’estate
di petali bianchi
Nell’aria chiassosi gabbiani
salutano e vanno.
Con gli occhi del cuore ti fermi a guardare
il presente che è appena passato.
Felice sorridi al futuro
che a prora ti attende.
Nino 2000
FINALMENTE HO 65 ANNI!!!
Non sento più, quasi, quell’irrefrenabile desiderio.
Non devo più essere sempre all’altezza della situazione, posso anche infischiarmene.
Non devo più dire solo ciò che è più opportuno, alla mia età si può anche dire ciò che si vuole.
Non devo più fare carriera, qui è dove sono arrivato…….
Non devo più fare fortuna, qui è quanto ho realizzato……
Non devo più dire cose sensate, alla mia età si può cominciare a svarionare.
Non devo più ricordarmi tutto, alla mia età si può anche dimenticare.
Non devo più ascoltare tutti, alla mia età si può anche diventare sordi.
Non devo più preoccuparmi del mio fisico, alla mia età si può mettere anche su pancetta.
Non devo più correre, alla mia età si cammina soltanto.
Non devo più…… ho 65 anni. Finalmente.
Stefano Foti
RICORDI
Scorrono tra le dita della mente
come grani di un rosario.
Immagini sfuocate in versi
stanchi sussurrati.
Sorrisi di lontane primavere
riaffiorano sul viso
arato dai ricordi.
Estati palpitanti
il riso sul sagrato di una chiesa
il canto di dolci ninna nanne.
Lenti passi lungo un
viale di foglie gialle.
La neve nei capelli
un inverno non lontano.
Sorrido e sereno guardo avanti.
Nino 2016
IL VOLO
Ho volato alto, lassù,
appeso ad una vela bianca
ove nidificano le aquile
e volteggiano i falchi.
In un cielo sereno senza confini,
lungi dal frastuono del mondo,
ove regna il suono del silenzio.
Lassù, dove l'anima mia ritrova la pace.
Malinverni
SPERANZA
Ombre come marosi
rompono sulla spiaggia
della mia sofferenza.
Inondano e travolgono
castelli di speranza.
Lacerata sbatte
la vela della mia anima
alla deriva.
Nera sale la marea
a cancellare i sogni.
In lontananza tra le nuvole
scorgo come un faro
l'abbraccio del Tuo sorriso.
Nino 2016
CERCAMI
Cercami, là dove i sogni svaniscono
e il mondo si immerge in un arcobaleno.
Dove il vento sussurra melodie
di musiche ancora non scritte.
Dove il mare frantuma
speranze e accarezza illusioni.
Cercami, Io sarò là ad aspettarti.
Nino 2014
Il sogno di un’ancora
Triste e solinga al buio in attesa
D’essere un giorno una solida presa.
Passano gli anni, invecchia delusa
Sognando un fondale,in sentina reclusa.
Dal motore derisa che canta festoso
Lei sogna un fondale fresco e sabbioso.
“Ecco, si ferma! Forse? Che bello!”
A prora lei ode: “il gavitellooo”.
Riparte il motore, “spero mi cali”
Invece si ferma tra i muscoli ai pali.
Guarda il Pozzale… che fondale splendente!
Son pronta Lei urla …ma inutilmente.
Delusa si trae sognando un domani
D’esser filata da abili mani.
Per ora in sentina lei resta pensosa
Sognando un fondale come una sposa.
Nino 2002
La Jone
Sul mare festoso scivola lenta
bordeggia risale la Jone contenta.
Le candide vele gonfia gagliarda
bordeggia risale la Jone maliarda.
Sul ponte c’è festa tra spruzzi e sorrisi
bordeggia sicura cambiando le mura.
D’un tratto un avviso: “attenti si stramba”
la Jone decisa accosta precisa.
Tra lasco, gran lasco, poppiera e bolina
la Jone beccheggia e contenta s’ inclina.
Nel cielo si affaccia una falce di luna
ancora più belle un mare di stelle.
Coraggio va avanti il porto è vicino
a prora è già in vista il faro del Tino.
Nino 2000
Il Silurotto
Tanto fa l’ardito il duro che si perde anche il siluro.
Ilario c’ha da fare, mo so gatte da pelare!
Giorgio a Mauro disperato, “al suicidio ho già pensato”.
Notte e giorno lo si implora ma il siluro non affiora.
Quando il Drago l’ha saputo se l’è presa con il “Muto” che sconvolto piange a dirotto perché ha perso il silurotto.
Anche lo SDAI è intervenuto perche il SAR si è perduto, EDO, ALA e FOSTER porge ma il mostro non emerge.
Ahi che guaio ho combinato dice Emilio che ha lanciato, mi va sempre storto tutto ora si che sono fritto.
Dopo giorni di staffetta corre Ilario alla cornetta, è il Gran Capo che lo conforta:” non importa c’è la scorta”.
Non ci resta che pregare Nettuno dio del mare.
Per favore non sia duro ma ridia a noi il siluro.
Il buon dio che ormai s’è rotto ecco torna il silurotto.
Per l’evento non ci resta che al SAR fare festa.
Nino – Punta Rossa
La caffettiera
Ormai da anni ogni mattina all’alba al campo “caffeina”.
Al buio presto si bisbiglia e s’anticipa la sveglia.
Poi si ode il gorgoglio quindi inizia il dolce oblio.
L’aria è pregna dell’aroma e ognun sorge dal suo coma.
Con far gentil ma stravagante il caffè “Mauro” va fumante.
Dunque il rito si rinnova con sol Pio che non l’approva.
Per lui il caffè è giusto un vizio, per Nino invece un bel supplizio.
Dopo averlo degustato ha da esser bastonato. Calci pugni botte ai denti così i vecchi son contenti.
Ma un bel dì con gesta irose Pio la moka a noi nascose.
Cerca qua, cerca là la caffettiera dove sta?
Pio ti prego sii clemente dice il Dolce seriamente.
In questa storia disperato proprio non si è rassegnato.
Pensa dunque al di seguente senza un bel caffè bollente.
Cerca qua, cerca là Pio la moka dove sta?
Poi una notte di foschia ecco avviene una magia.
All’alba grande confusione appare a noi come in visione.
Sbuffa soffia a vaporiera la nostra bella caffettiera.
Nino – Punta Rossa
PREGHIERE
Prego bensì che l'una e l'altra cosa, la Vittoria e il Ritorno, Tu conceda; ma se una sola cosa, o Dio, darai, la Vittoria concedi sola
Salve Gesù
Dio del cielo e della terra,
accetta dagli Incursori questa fiamma sul tuo altare;
fa che essa non sia terrore dell'anima,
ma luce che guida verso la tua verità e la tua gloria!
Benedici o Signore
le nostre donne e i nostri bambini;
accogli, fra le tue braccia i nostri caduti che han donato alla Nazione la vita.
Benedici noi Arditi che la stessa ti offriamo per il bene della Patria
Benedici!
(A.I. Gian Paolo COPPA)
PREGHIERA DEGLI NP
Eterno, immenso Iddio, che creasti gli eterni spazi
e ne misurasti le misteriose profondità,
guarda benigno a noi paracadutisti,
nuotatori e arditi d'Italia,
che nell'adempimento del dovere,
ci lanciamo nella vastità dei cieli
e fendiamo gli sconfinati spazi dei mari
e sfidiamo la morte nelle linee violate del nemico.
Manda gli angeli tuoi a nostri custodi.
Guida e proteggi l'ardimentoso volo,
sostieni le nostre forze tra i flutti insidiosi del mare,
rinsalda il nostro cuore nell'ora dell'audacia
che decide della nostra vita.
La nostra giovane vita è tua, o Signore!
Se è scritto che cadiamo, sia,
ma da ogni goccia del nostro sangue
balzino gagliardi figli e fratelli innumeri orgogliosi
del nostro passato, sempre degni
del nostro immancabile avvenire.
Benedici, Signore, la nostra Patria, le famiglie,
le nostre mamme, le spose, sorelle e fidanzate,
Signore, i nostri cari!
Per loro nell'alba e nel tramonto,
sempre la nostra vita!
E per noi, o Signore, il tuo glorificante sorriso.
E così sia!
PREGHIERA A SANTA BARBARA
Là dove il sole bacia il mar turchino
e sotto il segno Tuo la Nave va,
proteggi il Marinaio e il suo cammino,
donagli pace, se pace ancor non ha.
Mentre rabbioso infuria l'uragano
e l'onda cupa rende il mare infido,
tendi potente e forte la Tua mano,
guida ogni prora al sospirato lido.
E quando salvi in porto, con ardore,
prostrati ai piedi del divino Altare,
invocherem con Te nostro Signore
che vegli su i suoi figli in armi in mare.
Marco Ximenes
PREGHIERA DEL MARINAIO
A Te, o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell'abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare e di guerra,Ufficiali e Marinai d'Italia,
da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.
Benedici!
PREGHIERA DELL'INCURSORE
Grande, immenso Dio,
che creasti l'universo con il Tuo grandioso cielo,
il mare nella sua vastità,
dacci ogni giorno la forza di superare noi stessi con l'infinito orgoglio che ci hai donato.
Rendici sicuri e guida il nostro ardire al di là di ogni ostacolo.
Quando gli altri si fermeranno, conduci noi INCURSORI a continuare senza voltarci indietro.
Cancella da noi, la paura,
sorreggici nel volo,
aiutaci nello sguardo d'aquila,
illuminaci nelle profondità subacquee.
Rendi veloce il nostro trapasso quando ci chiamerai al Tuo fianco,
senza timore,
perché sappiamo che il nostro sacrificio darà ancora più forza e vita ai nostri colleghi.
E da lì o Signore donaci la possibilità di rimanere vicino ai nostri fratelli in armi.
Benedici la nostra famiglia e i nostri cari,
orgogliosi dei loro figli,
forgiati anch'essi nella difesa della nostra amata Patria.
Quando la vita finirà o Signore, chiediamo solo la speranza che il nostro sangue non sia stato invano.
A noi il Tuo sorriso,
per Te o Dio l'orgoglio di averci creato.
Io vengo da tutti i cieli e da tutti i mari. Ho rigato l'azzurro e la tempesta con la scia bianca della mia ala e della mia carena in corsa.
Ho portato l'esplosivo in alto e in profondità. Sono morto di ogni cosa e di ogni violenza accanto alle eliche e alle ancore, e sono sparito nell'aria e nell'acqua.
Le mie croci sono azzurre e nessuno può profanarle.
Ho ancora un'elica e una carena per DOMANI.