La Sala Storica del GOI

La Sala Storica del GOI si trova nel comprensorio del Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN), nel piazzale del “2° fabbricato”, proprio nel cuore della base operativa.

Questo piccolo concentrato di storia, di memorie, di racconti i cui risvolti sono ai più sconosciuti, è stato fortemente voluto dagli Incursori e finalmente realizzato verso la metà degli anni ’90

La sala storica è arricchita  con pannelli, foto e tavole riepilogative. Essa racconta, attraverso gli oggetti esposti, l’inventiva e la genialità italiana, nonché l’ardimento dei nostri marinai nell’affrontare la tragedia  delle guerre mondiali e gli eventi violenti che hanno interessato la vita del nostro Paese. In pratica, il racconto e la storia evolutiva delle “Forze Speciali” della Marina, a partire dagli assaltatori delle due guerre mondiali, agli Incursori dei giorni nostri.

La Sala Storica espone equipaggiamenti da incursione

All’interno della Sala Storica sono esposti gli equipaggiamenti da incursione fra i quali spiccano i mezzi speciali successori dei mitici “maiali” della Xa Flottiglia MAS. Questi sono i trasportatori subacquei speciali utilizzati dal GOI in epoche comprese fra gli anni ’50 e ’60. Questi particolari mezzi provengono tutti dalla base segreta di Bacoli, autentica fucina di ardimentosi del primo dopoguerra.

Fanno inoltre bella mostra di se autentici cimeli, quali la bussola da polso e lo stringinaso utilizzati da Luigi Ferraro nel corso delle sue 4 missioni ad Alessandretta e Mersina. Donati dal professor Galili, archeologo subacqueo israeliano, è esposto un autorespiratore “Davis” ed altri oggetti provenienti dal sommergibile Scirè, tragicamente affondato durante l’operazione S.L.1. Sono inoltre esposti altri oggetti di grande valore affettivo per tutti gli Incursori, donati  dai famigliari o dagli stessi  Operatori dei Mezzi d’Assalto.

La sala storica, purtroppo e per ovvi motivi, non è direttamente accessibile al pubblico; gli eventi alla quale sono ammessi piccoli gruppi di visitatori sono molto rari. Ciò è dovuto al fatto che COMSUBIN è una base operativa e l’afflusso costante di visitatori metterebbe in serio pericolo la sicurezza della base stessa.