Bacoli la base segreta dei Mezzi d’Assalto del dopoguerra

ABacoli, con la Sezione Tecnica Autonoma (S.T.A.), venne ricostituito il Gruppo Mezzi d’Assalto. Ad essa vennero assegnati i mezzi residuati del disciolto Mariassalto, ed attraverso la sua esperienza, tali mezzi vennero ricostruiti e migliorati nella loro parte tecnica. Pur non essendo stato specificatamente stabilito, alla S.T.A. di Bacoli vennero assegnati i compiti in precedenza attribuiti alla Xa Flottiglia MAS.

Era pure ovvio che tali compiti dovessero essere assolti con l’impiego dei mezzi ad essa appartenenti, ed in base a tale presupposto alla costituenda S.T.A. venne assegnata e prevista:

  • una organizzazione addestrativa comprendente il personale istruttore, gli allievi ed i mezzi per la scuola;
  • un deposito per la conservazione dei soli mezzi operativi.

Lo studio preventivo per verificare la possibilità dell’eventuale ricostituzione lo assunse il 3° Reparto Piani ed Operazioni di MARISTAT, il quale a sua volta incaricò il Capitano del genio navale Ruzzier di esaminare quanto rimaneva dei vecchi mezzi e le reali possibilità di riallestimento dei Mezzi d’Assalto.

Il MARISTAT P.O., a seguito delle conclusioni del Capitano Ruzzier decise di:

  • nominare Ruzzier Direttore della base;
  • assegnare il nominativo di Sezione Tecnica Autonoma (S.T.A.) alla base segreta;
  • diretta dipendenza da MARISTAT.

Il capitano Ruzzier a sua volta:

  • individuò nella zona di Capo Miseno, Bacoli, il posto idoneo quale sede per i Mezzi d’Assalto;
  • creò una base segreta con relativa organizzazione logistica per mezzi e per gli uomini destinati alla loro condotta;
  • rintracciò e selezionò i Sottufficiali che avevano fatto parte della Xa Flottiglia MAS.

I primi piloti del dopoguerra

Dopo averli rintracciati, con il loro aiuto riuscì a ricostruire 4 mezzi perfettamente funzionanti con alcune parti di SLC abbandonati. Furono approntate anche delle cariche esplosive che vennero accantonate nel deposito della Montagna Spaccata.

Il C.V. Ernesto Notari fu nominato Comandante dell’organizzazione occulta di Bacoli e fu incaricato di individuare l’unità appoggio per i mezzi d’assalto.
Il Comandante Notari:

  • individuò il vecchio rimorchiatore Ciclope (varato nel 1902) affondato nel porto di Napoli, il quale una volta recuperato fu rinominato Ercole;
  • rese operative 4 coppie di operatori per la condotta dei mezzi funzionanti;
  • riprese i contatti con l’ingegnere Cattaneo e quindi con la ditta CABI-CATTANEO.

Nel marzo del 1952 ebbe inizio a Bacoli e terminò a La Spezia, con una riuscita esercitazione finale, il primo corso del dopoguerra per la condotta di mezzi subacquei tipo “A”.

Il rimorchiatore Ercole ex Ciclope

Il rimorchiatore Ercole ex Ciclope

© ANAIM

© ANAIM

I primi piloti del dopoguerra

I primi piloti del dopoguerra