Regio sommergibile Gondar

Entrato in servizio il 28 febbraio 1938, il seguente 3 luglio ottiene la bandiera di combattimento a La Spezia e nel mese di novembre, da Taranto, raggiunge con la sua squadriglia la base di Lero nel Dodecaneso, rientrando a Messina nel febbraio 1940. Tornato in alto Tirreno, dal maggio 1940 fa parte della XI Squadriglia Sommergibili, basata a La Spezia, al comando del tenente di vascello Piero Riccomini, in comando dal 20 ottobre 1938.

Operazioni condotte dal regio sommergibile Ambra con la Decima Flottiglia MAS

  • G.A.2 (Golfo di Alessandria 2)

Successivamente il sommergibile viene modificato per renderlo idoneo al trasporto di S.L.C. (maiali). Vengono applicati tre cilindri contenitori in coperta (due affiancati a poppa ed uno a prora), con i relativi impianti per l’allagamento e l’esaurimento.

Il 21 settembre 1940 il Gondar, al comando del T.V. Brunetti, parte da La Spezia per Messina, dove arriva la notte del 23 settembre. Dopo aver imbarcato gli operatori dei Mezzi d’Assalto ed essersi rifornito di combustibile e d’acqua, alle prime luci dell’alba del 24 parte da Messina diretto ad Alessandria (operazione G.A.2) per attaccare la flotta inglese.

Sistemazione dei cassoni per il trasporto di SLC sui battelli classe 600

La perdita del Gondar

Poiché la flotta inglese era nel frattempo uscita in mare il Gondar riceve l’ordine di interrompere la missione e dirigere verso Tobruk, in attesa di nuovi ordini. Da qui poi riparte quando le navi inglesi erano rientrate ad Alessandria.

Alle 20:30 del 29 settembre lo sfortunato sommergibile italiano avvista di prora il cacciatorpediniere inglese HMS Stuart.

Nonostante l’immersione rapida a 80 metri di quota, viene fatto segno dal lancio di una precisa salva di 5 bombe di profondità, che provocano i primi danni,  tra i quali la rottura dei manometri di profondità e l’allagamento dei cilindri dei maiali. Gli idrofoni rilevano l’avvicinamento di altre due unità che si uniscono alla prima nella caccia.

In rapida successione vengono lanciate altre 50 bombe tutte vicinissime al sommergibile, che provocano altri danni. Tra un lancio di bombe e il successivo il Gondar riesce ad allontanarsi, ma quando ritiene ormai di avere buone probabilità di essersi disimpegnato, viene nuovamente individuato in immersione e  fatto segno dal lancio di numerosissime bombe tutte ben centrate.

Il Gondar capitola

Alle 08,30 del 30 settembre, dopo essere stato sottoposto a 14 ore di caccia, la situazione diviene insostenibile. La riserva di aria compressa è ridotta al minimo (solo 30 kg/cm2), per cui il comandante del sommergibile, in accordo con il comandante degli Incursori Giorgini, dà l’ordine di emersione.

Risalito in superficie il Gondar viene autoaffondato dall’equipaggio che viene tratto in salvo dallo Stuart ad eccezione dell’elettricista Luigi LONGOBARDI, caduto in seguito all’esplosione di una bomba sganciata da un idrovolante Sunderland.

Complessivamente il Gondar ha compiuto 4 missioni di guerra, percorrendo 3.974 miglia.

3.10.1937 – varo del Sommergibile Gondar

Il varo del Sommergibile Gondar avvenuto il 3.10.1937
Sommergibile Gondar

La Spezia, settembre 1940. Il Gondar affiancato all’Argo davanti all’officina sommergibili.