Non senza difficoltà il comandante MASSARINI riuscì a radunare una dozzina o poco più di volontari tra Sottufficiali, Sottocapi, Comuni e due Ufficiali (T.V. Benedetti e T.V. Botti). Questo piccolo gruppo di persone, sommariamente vestite ed armate, venne inviato alla Scuola del Genio Pionieri della Cecchignola, per un corso di addestramento al combattimento terrestre ed all’impiego degli esplosivi.
Nel frattempo il T.V. MASSARINI era riuscito ad ottenere alcuni locali per l’accasermamento del gruppo presso il Varignano, già sede di MARICENTROSUB, e proprio qui il 1 maggio 1952 (con il Foglio d’Ordine n° 44 del 30 Maggio 1952), con il rientro a La Spezia degli operatori dalla Cecchignola, nacque il Gruppo Arditi Incursori della Marina Militare (GRUPPARDIN).
Quale esattamente avrebbe dovuto essere la “missione” di questo reparto e, di conseguenza, di quali armi, equipaggiamenti e mezzi avrebbe dovuto essere dotato, con quale addestramento gli uomini dovevano essere preparati e con quale criterio scelti, era un panorama tutto da definire e da esplorare.
in un tempo straordinariamente breve, tuttavia, il “gruppo”, cui non mancavano certo entusiasmo e dedizione, acquisì le conoscenze ed esperienze necessarie a risolvere gli interrogativi precedenti. In questa impresa vennero trascinati anche enti come Maricommi La Spezia, che realizzò la prima tenuta da combattimento, Marimuni Aulla, che approntò i primi zainetti esplosivi e i vari artifizi, ed alcune ditte, che approntarono mezzi, materiali, armi, equipaggiamento subacqueo su specifiche richieste del “gruppo”; inoltre particolari studi vennero dedicati al programma addestrativo, e alla ricerca di quanto ci fosse di più adatto alla formazione di un incursore polivalente.
Allo scopo di allargare quanto più possibile le esperienze del Reparto, alcuni Ufficiali e Sottufficiali vennero inviati a frequentare corsi specialistici presso gli istituti di formazione di analoghi reparti negli Stati Uniti, Francia ed Inghilterra. Forte di queste nuove esperienze, il 1 maggio 1953 fu costituito il Centro Arditi Incursori (MARICENTARDIN con il Foglio d’Ordine n° 54 del 23 giugno 1953, il fregio metallico sul basco di colore verde divenne ufficiale), alle dirette dipendenze di Maristat.
A quell’epoca, quindi, al Varignano si trovarono a convivere tre Comandi diversi, con missioni non interdipendenti: MARIDIFE (Comando Difesa Costiera), il già citato MARICENTROSUB ed il nuovo MARICENTARDIN.
I tre comandi coabitavano, condividendo in parte alcune strutture.
Per consentire al nuovo comando una maggiore indipendenza logistica, venne deciso di assegnargli le strutture della vecchia batteria di Santa Maria, opportunamente ristrutturata. Quasi contemporaneamente, il comando del MARICENTROSUB venne assunto dal C.V. Gino Birindelli, MOVM della Decima Flottiglia Mas, al quale venne affidata anche l’alta direzione delle attività del Centro Arditi Incursori: era nato in questo modo MARISUBARDIN (Foglio d’Ordine n° 83 del 20 settembre 1955), che ebbe però vita molto breve.
Infatti, nel 1956, il C.te Birindelli propose (ed ottenne da Maristat) la fusione del MARICENTROSUB e del MARICENTRARDIN nell’omnicomprensivo MARICENSUBIN, articolato in un Comando Base, un Gruppo Scuole ed un Reparto Operativo, nel quale confluirono i “GAMMA” del MARICENTROSUB, gli “Arditi Incursori” e i “Nuclei Speciali”.
I NUCLEI SPECIALI erano gruppi di due o più operatori inizialmente presi dai Gamma, incaricati di effettuare delle ispezioni in carena a navi mercantili battenti bandiera straniera che sostavano in porti italiani per carico/scarico merci.
La componente operativa del MARICENSUBIN assunse la denominazione di “Gruppo Incursori” (perdendo così l’aggettivo “Arditi”), che venne diviso in due aliquote, denominate “Incursori Navali” e “Incursori Costieri”. Questa divisione, all’inizio, non venne bene accolta né dai Gamma tra le cui fila erano presenti i reduci affondatori di navi, né dagli Arditi Incursori che si sentirono “declassati” a Costieri.
Tuttavia gli stimoli e le esperienze di quel tormentato periodo del 1956 furono fondamentali per il successivo sviluppo dei reparti incursori e gettarono le basi per l’evoluzione verso l’attuale Incursore (senza aggettivi).
Nel 1957 MARICENSUBIN incorporò anche la Sezione Tecnica Autonoma di Bacoli: si chiudeva finalmente il cerchio.
Con questa nuova configurazione, a coronamento di tutto il percorso fatto fino ad allora, nel 1961 venne costituito il Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo TESEI, telegraficamente denominato COMSUBIN.
Molta strada era stata fatta, ma molta ancora ne rimaneva da compiere, il COMSUBIN non fu certamente il traguardo ma, semmai, un punto di partenza per una nuova vita di un nuovo tipo di soldato e di uomo: l’Incursore moderno.
Il resto è storia di oggi.
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