Come diventare Incursore della Marina Militare
Vi sono due bandi di concorso per accedere alla selezione per diventare Incursore della Marina:
- Bando Ordinario: riservato al personale del ruolo Marescialli, del ruolo Sergenti e del ruolo Volontari in Servizio Permanente già in servizio nella Forza Armata e che non abbia compiuto il trentesimo anno di età alla data di inizio del corso;
- Bando per Volontari in Ferma Iniziale (VFI): riservato al personale proveniente dal mondo civile che non abbia compiuto il ventiquattresimo anno di età alla data di inizio del corso. Il periodo di uscita del suddetto bando è, di massima, previsto al termine dell’estate ma è comunque fondamentale seguire il sito istituzionale della Marina Militare (www.marina.difesa.it), ove sono riportate le informazioni e dove sono pubblicizzati chiaramente i vari iter concorsuali.
Il test di ingresso
Il test di ingresso non è uno sbarramento invalicabile, anche se la forma fisica è un requisito cui l’aspirante Incursore dovrà dedicare parecchie ore della sua giornata, anche in fase di preparazione al corso.
Superato il test di ingresso, nella seconda metà del mese di gennaio di ogni anno inizia il Corso Ordinario Incursori, suddiviso in quattro fasi, che fornirà ai futuri Arditi una preparazione di base che li metterà in grado di entrare nelle squadre operative del GOI ove integreranno le proprie conoscenze e capacità a quelle possedute dal Reparto per acquisire la “combat readiness”.
Il Corso
Prima fase – combattimento a terra.
Della durata di dodici settimane, prevede il superamento di numerosi test fisici, la formazione all’impiego delle armi e degli equipaggiamenti, la conoscenza della topografia e più in generale tutto quello che concerne il movimento tattico individuale e di pattuglia sul terreno. In questa fase si cominciano a sviluppare le tecniche di difesa personale e si acquisiscono i primi rudimenti di movimenti su parete rocciosa che saranno perfezionati nel prosieguo del corso. La giornata tipo comincia all’alba con corsa e ginnastica e prosegue con lezioni teoriche e attività pratica diurna e notturna. Mano a mano che si acquisiscono nuove capacità operative aumentano anche la preparazione fisica e le difficoltà da superare, fino a condurre una prova finale di 40 chilometri di marcia notturna da svolgere in meno di 7 ore, con un carico di 18 chili di equipaggiamento.
Seconda fase – combattimento in acqua.
È la fase più dura e selettiva. Dura tredici settimane. L’attività è dedicata prevalentemente al nuoto in superficie e in immersione, dia di giorno sia di notte. In questa fase gli allievi devono dimostrare di essere a loro agio sott’acqua e di saper coprire lunghe distanze a nuoto con i propri equipaggiamenti. L’allievo acquisisce anche capacità di condurre gommoni veloci e viene sottoposta a un esame pratico e teorico durante il quale dovrà dimostrare di aver appresto, tra l’altro, anche nozioni di nautica e aerofotografia.
Terza fase – fase anfibia.
Della durata di dodici settimane, questo è il periodo nel quale gli allievi devono apprendere le tattiche e tecniche per transitare dal mare alla terra e viceversa, perfezionando inoltre le loro conoscenze all’impiego dei diversi tipi di armi speciali in dotazione ed acquisendo, infine, esperienza sia nel tiro mirato che in quello istintivo/operativo. In questa fase i frequentatori del corso imparano ad utilizzare gli esplosivi e le cariche da demolizione, nonché ad operare da ed con gli elicotteri. Questo momento formativo si conclude con tre esercitazioni notturne di ricognizione o di attacco di tipo anfibio, contro obbiettivi sulla costa e/o Unità Navali.
Quarta fase – condotta delle operazioni.
Per 15 settimane gli allievi dovranno dimostrare di aver acquisito la capacità d’integrare quanto appreso durante il corso mettendolo in pratica in ogni ambiente operativo, dimostrando di saper pianificare un’operazione speciale e di conoscere come gestire i mezzi per essa necessari. Gli ultimi test consistono in una complessa esercitazione finale e in una verifica scritta e orale su quanto appreso durante tutto il corso.
A chi è giudicato idoneo viene consegnato, durante una solenne cerimonia, il brevetto e l’ambito basco verde da incursore, transitando poi nelle file del prestigioso Gruppo Operativo Incursori.
Specializzazioni
Al GOI i neo brevettati integrano la loro preparazione frequentando il corso di paracadutismo presso il Centro Addestramento Paracadutisti della Folgore e continuando la formazione sulle tecniche, tattiche e procedure operative in uso al Reparto.
E’ in questo momento, inoltre, che i neo-incursori cominciano ad operare con gli equipaggiamento e i mezzi ad alta classifica di segretezza del Reparto. Infine entrato nelle squadre operative ed acquisita la “combat readiness” la formazione di un Incursore continua durante tutta la sua carriera attraverso la frequenza di un numero elevato di corsi (ad esempio di paracadutismo ad apertura comandata, di rocciatore, di tiratore scelto, esperto in soccorso medico ecc…) svolti in Italia e all’estero presso le migliori scuole militari e civili.
Per diventare un Incursore della Marina Militare occorre innanzitutto volerlo!
Tu mettici la testa, al fisico ci pensiamo noi!
Dal Web – lo YouTuber Marco Tomasin
…mentre si cimenta con le prove selettive di accesso al Corso Incursori.
…mentre affronta alcuni test del Corso Incursori.
…mentre risponde alle domande sul Corso Incursori.
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